La sessualità è una dimensione connaturata alla vita e alla crescita di un bambino sin dalla sua nascita, preservarla da ogni possibile forma di sopruso è un compito ineludibile e comincia dal primo abbraccio con la madre o il padre; ciò costituisce il primo dialogo con il corpo le prime mappe delle sensazioni.
Un bambino è curioso rispetto alla sessualità così come è curioso rispetto a tutte le altre infinite esperienze di vita.
Il suo obiettivo fondamentale sotteso alle attività sessuali agite e fantasticate è: diventare grande e trovare risposte; conoscersi meglio e conoscere il mondo che lo circonda.
Per comprendere deve sperimentare, osservare, esplorare, fare domande.
I bambini imparano, giocano, scoprono, cercano nelgi occhi degli adulti le emozioni che provano e nella relazione con le figure di riferimento caratterizzano la loro sensualità. Si connotano cioè in senso affettivo, realzionale e storico come “maschi” e come “femminine”.
INFORMARE PER PROTEGGERE
Una condizione essenziale è che i bambini abbiano un approccio positivo e sereno con la dimensione della sessualità, prima che condizionamenti esterni possano trasmetterne un’immagine deviata e negativa.
La sessualità è una dimensione naturale, che appartiene ad ogni essere umano e che, oltre a garantire la riproduzione della specie, si arricchisce di significati relazionali, emotivi e affettivi.
L’EDUCAZIONE SESSUALE NEUTRALE NON ESISTE
Come parlare di sessualità in modo efficace?
– chiarezza
– capacità di rispondere
– capacità di ammettere la propria confusione
– condivisione di uno spazio
– capacità di ascoltare
– riconoscere la natura emotiva dei dubbi e delle paure dei bambini e dei ragazzi
Quali bisogni si nascondono dietro le domande?
– richiesta di informazioni, generica curiosità
– paura, ansia, bisogno di rassicurazione
– bisogno di conferma
– desiderio di sondare le reazioni degli adulti
Aspettati che molte delle domande che sentirai da tuo figlio potrebbero farti restare a bocca aperta. Non dimenticare che le tue convinzioni, le tue esperienze e i tuoi pregiudizi giocheranno un ruolo fondamentale e a volte potrai sentirti davvero a disagio di fronte alle sue curiosità.
Anche se a volte certe domande possono essere un vero e proprio shock, un genitore deve far sapere a suo figlio che la sua porta è sempre aperta e che è importante cercare il confronto sui dubbi e le inquietudine che lo assillano.
Dott.ssa Monica Molteni – psicologa psicoterapeuta
Centro EduCare