[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]
prova prova
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Essere genitore oggi sembra più diffcile di quanto non appariva un tempo, è dare un IO al figlio, è permettere l’esperienza tenendo sempre ben presente che un figlio non è un oggetto ma un soggetto in divenire.
“La caratteristica più importante dell’essere genitori è fornire una BASE SICURA da cui un bambino o un adolescente possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato” J. Bowlby
Educare e educarsi sono compiti infiniti, ma possibili: L’EDUCARE è SOLLECITARE A CREARE E CREARSI.
E’ fondamentalmente educazione permanente che ha come fine la pienezza di se’ e dell’altro. L’adulto autentico è sempre inconcluso alla ricerca del se’ migliore, è viator, mai arrivato. Può dirsi educatore quando è disponibile a un’azione educativa su di se’. Il fondamento è l’antico principio dell’autonomia nella reciprocità, il realizza te stesso realizzando l’altro, in cui c’è avvaloramento di ognuno.
La relazione educativa è quindi una relazione appassionata tra due persone in divenire, una più matura dell’altra, in un dialogo profondo, dialogo da cui emerge l’impegno di essere e continuare ad essere l’una per l’altra.
Essere un genitore perfetto? Impossibile!
Potete diventare un bravo genitore se riuscite sempre a dosare amore, buon senso e logica.
Imparate a pensare ai vostri figli ma anche a voi stessi, guardando il mondo attraverso i loro occhi, ma anche attraverso i vostri.
Saprete favorire sempre le risate, senza farvi sconvolgere dai pianti. Riuscirete a fare le coccole al momento giusto e punire quando sarà indispensabile.
Costruirete l’educazione dei vostri figli su tre pilastri fondamentali: l’autostima, il senso di responsabilità e il buonumore.
Coltivando il buonumore più che la rabbia. Imparando a servirvi del potere della persuasione più che di quello della coercizione.
Dot.ssa Monica Molteni – psicologa psicoterapeuta
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_facebook type=”standard”][/vc_column][/vc_row]