Vi è mai capitato di osservare un bambino di prima elementare che si approccia alla prima lettura? La sua è una lettura lenta, sillabica, spesso ricca di errori e quel che è certo è che il bambino compie uno sforzo incredibile. Imparare a leggere è infatti un processo che richiede tempo e che si automatizza gradualmente tra il primo e il secondo anno di scuola elementare. Tuttavia ci sono alcuni bambini che continuano a manifestare questa enorme fatica nella lettura anche quando ormai dovrebbe essere diventata fluida e scorrevole.
In questi casi occorre osservare e tenere d’occhio il bambino poiché potrebbe trattarsi di Dislessia evolutiva.
La Dislessia evolutiva è uno dei Disturbi specifici di apprendimento riconosciuti dalla Legge n.170/2010.E’ una condizione caratterizzata da una difficoltà nell’apprendimento della lettura, in soggetti che hanno un’intelligenza nella norma, e in assenza di alterazioni neurologiche, deficit sensoriali, o condizioni sociali o ambientali che possano spiegare la difficoltà.
Come si manifesta:
Si manifesta attraverso una lettura lenta e poco fluente, con numerose scorrettezze, e spesso vi si associa una difficoltà nella comprensione del testo.
In ogni bambino o ragazzo la dislessia si presenta con modalità diverse anche se è possibile osservare alcune manifestazioni frequenti che possono essere considerate come generali segnali a cui fare attenzione.
Ecco alcuni dei segnali tipici:
- Confusione di lettere graficamente simili (b-d, m-n, p-q, a-e).
- Confusione di lettere fonologicamente simili (t-d, f-v, p-b).
- Inversione di lettere (“terno per “treno”) omissione ( “quado” per quando).
- Aggiunta di lettere o sillabe (“tavolovo” per “tavolo”).
- Lettura sillabica o particolarmente lenta.
- Numerose revisioni nella lettura.
- Il bambino salta parole o righe.
Possono poi manifestarsi altre difficoltà nella scrittura e nella correttezza ortografica, nella manipolazione dei numeri, nel copiare alla lavagna.
E’ frequente che la Dislessia si presenti in associazione con altre difficoltà o con altri disturbi specifici di apprendimento nella scrittura (disortografia) o nel calcolo (discalculia).
Chi Diagnostica la Dislessia?
La Diagnosi di Dislessia evolutiva può essere effettuata alla fine del secondo anno della scuola primaria.
Ciò non esclude tuttavia di poter effettuare comunque una valutazione prima della seconda elementare per quei bambini che sembrano manifestare alcune difficoltà specifiche, con l’obiettivo di intervenire in tempo.
La Diagnosi viene effettuata da specialisti autorizzati, i neuropsichiatri infantili e gli psicologi sono le uniche figure autorizzate a svolgere diagnosi (solitamente affiancati da altre figure specialistiche). L’iter diagnostico prevede colloqui con la famiglia finalizzati a raccogliere informazioni e alla somministrazione di test neuropsicologici standardizzati. La valutazione consente di ottenere un profilo del funzionamento cognitivo e dei processi di apprendimento del bambino o ragazzo.
Accertata la Diagnosi di Dislessia, per poter usufruire della Legge 170/2010 è necessario ottenere una certificazione, le cui normative variano da regione a regione.