Quante volte vi è capitato di notare degli strani atteggiamenti nei vostri bambini come ad esempio la pipì al letto, pianti improvvisi o scene di evitamento di situazioni che per voi risultano normali?
Ecco, se vi è capitato, probabilmente vi siete imbattute in un momento di “paura” dei vostri piccoli.
Le paure sono quelle emozioni e quelle esperienze che tutti i bambini vivono e che permettono di mettere in allarme l’organismo di fronte a qualcosa che non conoscono.
Allora perché i bambini hanno paura? I piccoli hanno paura perché conoscono ancora pochissime cose del mondo che li circonda e questo li fa sentire indifesi, ed è per questo che andando avanti nella crescita queste tendono a scomparire. Queste paure hanno origine dal “mondo interno” dei bambini, ossia quel mondo pieno di sentimenti e insicurezze che vengono alimentati dalla fantasia che ogni bambino possiede e all’interno del quale ogni oggetto risulta essere vivo; basti pensare che se un bambino inciampa in un sasso e cade, la colpa della caduta sarà esclusivamente del sasso che è cattivo e gli ha fatto male.
In funzione di tutto questo diventa importante quindi, da parte del genitore, accettare che le paure del bambino siano legittime, non serve costringerlo o forzarlo a manifestare coraggio poiché il bambino non si sentirà compreso. Rispettare i suoi tempi e mostrare empatia, anche attraverso l’ascolto, rimangono quindi le principali indicazioni da dare ai genitori nel trattare le paure dei propri figli.
La funzione del genitore è quella di diventare un alleato del bambino, con questo comportamento gli lancia un messaggio ben preciso: “non preoccuparti, ci sono qui io con te, non sei solo e lotteremo insieme contro le tue paure!”.
Le paure dei bambini rappresentano così una tappa naturale del loro sviluppo entrando a far parte dello stadio naturale della crescita.
Faremo ora una panoramica su quali sono le più comuni paure dei bambini per fascia di età e su cosa possiamo fare noi genitori per aiutare i nostri bambini a superarle.
1-2 anni
Paura: Estranei
La tipica paura del primo anno di vita è sicuramente quella dell’ estraneo. A questa età il bambino inizia a differenziarsi e a distinguere le varie figure che lo circondano, mettendo in atto comportamenti differenti a seconda che si trovi di fronte ad un familiare o ad un estraneo. Questa paura si manifesta nei nostri figli attraverso dei segnali come abbassare gli occhi, nascondersi, attaccarsi fisicamente al genitore, con pianti o con silenzi.
Come comportarsi: Non costringete i bambini ad interagire con gli estranei
In questi momenti risulta importante che il genitore non costringa il bambino ad interagire con l’estraneo, ma piuttosto che si rivolga a lui in maniera pacata e con voce rassicurante parlargli della persona in questione, senza alimentare la sua paura. È molto importante fare in modo che il bambino abbia la sensazione di essere protetto, pur non avendo di fronte un vero e proprio nemico.
Paura: Separazione dai genitori
La principale paura dei bambini è legata alla separazione dai genitori. Questa paura, definita “angoscia da separazione”, entra a far parte della normale fase di sviluppo intellettivo e sociale legata all’età e si manifesta poiché il bambino non ha ancora compreso il concetto di allontanamento temporaneo, credendo quindi di essere abbandonato ogni volta che vede la mamma o il papà allontanarsi. Questa tipologia di paura porta con sé manifestazioni di rabbia, pianto inconsolabile o addirittura eventi di mutismo.
Come comportarsi: Salutate i bambini ogni volta che andate via, non sgattaiolate quando sono distratti
È molto importante salutare i bambini quando ci si allontana da loro, ripetendo pacatamente frasi come “non preoccuparti, la mamma torna presto”; del tutto sconsigliato è invece allontanarsi quando i bambini sono distratti, ne ricavereste crisi di panico ogni volta che non siete nel loro campo visivo, anche se siete solo nella stanza accanto. È inoltre importantissimo evitare frasi del tipo “smettila di fare il bambino piccolo” “ormai sei grande e gli altri bambini non si comportano cosi”, sono dannose e denigratorie.
2-3 anni
Paura: Buio
In questo periodo molti bambini tendono a manifestare la paura del buio, quasi sempre affiancata da altre paure come quelle dei fantasmi e dei mostri. I bambini a questa età vivono il buio come assenza di punti di riferimento che genera in loro paura per quello che è ignoto e sconosciuto. Nel buio tutto appare diverso e il piccolo si sente solo e indifeso. Il bambino quindi potrà manifestare la sua paura attraverso insonnia, legata a pianti e urla notturne o enuresi (pipì al letto).
Come comportarsi: Parlatene con i vostri bambini e mettete una lucina notturna.
Risulta importate in lasciare che il bambino manifesti apertamente ai genitori le sue paure e che non venga deriso nel farlo poiché questa potrebbe acutizzarsi se non esternata e il bimbo forse non oserà più parlarne. La paura del buio è molto difficile da superare e non è detto che si debba farlo necessariamente, a volte ovviare al problema con una piccola luce notturna può aiutare i bambini ad acquisire sicurezza e, magari, la paura andrà via così come è arrivata.
3-4 anni
Paura: incubi
In questa fascia di età i bambini iniziano a manifestare difficoltà durante la fase di addormentamento: molti bambini non vogliono addormentarsi per paura di fare dei brutti sogni, richiamando continuamente la presenza dei genitori. I brutti sogni potrebbero essere il risultano di
un forte processo creativo dei vostri bimbi, i quali rielaborano sotto forma di sogno alcuni brutti sentimenti interiorizzati durante il giorno.
Come comportarsi: Parlatene e preveniteli con attività tranquille prima di andare a dormire.
Parlate ai vostri bambini spiegando loro che gli incubi, come i sogni, sono solo il risultato di ricordi combinati influenzati da stati d’animo, che tutto dipende dal nostro cervello e che nulla di quello che vedono esiste davvero. È fondamentale la vicinanza e la comprensione che il genitore riserva al piccolo, aiutandolo ad esternare ciò che prova e anche ciò che è accaduto durante la giornata. Mangiare leggero e fare attività tranquille e rilassanti prima del sonno notturno possono prevenire l’insorgenza di incubi.
Queste sono generalmente le paure più diffuse tra i bambini.
I nostri piccoli, come abbiamo detto precedentemente, iniziano a migliorare la conoscenza esterna del mondo e quindi ad identificare sempre meno oggetti e situazioni come ignote dall’età di 4-5 anni, ma queste paure verranno sostituite da altre paure, come è normale che sia. È necessario solo tenerle a bada perché non diventino vere e proprio fobie.
Un modo creativo per aiutarli ad elaborare le loro paure è spingerli a verbalizzarle e a metterle in scena, a disegnarle o ad esibirle attraverso un gioco. Nelle fiabe, ad esempio le paure vengono espresse in maniera che queste possano essere identificate, comprese e superate. Il mio suggerimento è quello di elaborare per i vostri bimbi una bella fiaba prima di andare a dormire dove la paura viene identificata in un grande e cattivo mostro che viene sconfitto da un fortissimo principe o una coraggiosissima principessa attraverso cui possono identificarsi i vostri bimbi, o anche far disegnare ai vostri piccoli i mostri su un foglio di carta e poi strapparla insieme a loro.
E’ importante tenere presente che le paure dei bambini si manifestano in forme diverse e che quello che conta è mostrare empatia; la cosa più importante in assoluto è coccolare i vostri bambini, un genitore amorevole e presente è il miglior deterrente per ogni paura… e poi diciamocelo, le coccole a loro fanno bene, ma fanno anche tanto bene a noi.